Pilates. questa parola ormai fa parte del nostro vocabolario collettivo: chi non ha mai sentito parlare del pilates? A volte le informazioni sono poche e confuse: ah sì, è una specie di yoga, ma ricorda lo stretching, però è lento, è faticoso ma mi annoia, ma non lo fanno le ballerine? Lo fanno gli anziani! E’ adatto a tutti ma non a tanti…e così via.
Il metodo Pilates è un allenamento messo a punto, appunto, da Joseph Pilates, un genio, nato in Germania alla fine del 1800. Traendo spunto dalle discipline orientali e dallo yoga, Pilates si è concentrato sull’allenamento dei muscoli posturali, ovvero di quelli che sostengono e supportano la colonna vertebrale. Grazie ad un uso consapevole della respirazione, attraverso esercizi svolti sempre in sicurezza e in maniera controllata, si rinforzano i muscoli profondi del tronco, ma anche delle gambe e delle braccia, in modo da ottenere una maggiore consapevolezza del proprio corpo, ma si alleviano anche piccoli dolori derivanti da posture e movimenti sbagliati.
Pilates aveva chiamato il suo metodo proprio “Contrology”, perché i movimenti sono controllati, il respiro è controllato, il nostro corpo impariamo a sentirlo e a controllarlo.
E una lezione di pilates non è mai monotona o noiosa, perché ogni volta |
si sente e si scopre qualcosa di nuovo; attraverso il lavoro sul tappetino (Matwork), coadiuvati dall’uso di diversi piccoli attrezzi come la softball, o la fascia elastica, o il Magic Circle, o anche semplicemente a corpo libero, ogni appuntamento diventa motivo di scoperta, di scambio con le compagne di corso, di risate e di benessere.
A lezione ci sarà sempre la musica, non può mancare per quanto mi riguarda, perché ritengo che possa aiutare a lasciarsi andare, a chiudere per un’ora il mondo fuori e prendersi del tempo per se stessi. Questo momento storico ci sta mettendo alla prova, ci sta chiedendo di cambiare il nostro modo di rapportarsi agli altri, di cambiare la maniera di pensarci all’interno della natura, di modificare i nostri comportamenti. Ecco che può venirci in aiuto il buon Joseph Pilates: “La cosa più importante non è ciò che fai, ma come lo fai”. Ecco, vale per gli esercizi di pilates, ma vale soprattutto per noi in questo tempo: non abbiamo fatto per molto tempo e non faremo ancora molte cose a cui eravamo abituati, ma non crucciamoci. Quello che conta è fare bene, con cura, con amore, con consapevolezza ciò che possiamo continuare a fare.
Emanuela |