Eccoci a cominciare una nuova stagione! L’anno scorso mi sono trovata a svolgere un compito non facile: subentrare in un corso collaudato da anni, tenuto da un’insegnante bravissima e preparata, simpatica, esuberante, competente.
Non vi nascondo che mi tremavano le gambe, il confronto era lì che mi faceva ciao!
Ma è inutile dire che mi sono trovata subito a mio agio, mi sono sentita accolta, ho conosciuto persone bellissime. Perché il pilates fa anche questo: non importa chi tu sia o cosa faccia fuori dalla palestra, né se ti conoscono o se sei nuova. Una volta arrivati in palestra, posizionato il proprio tappetino, scambiate alcune chiacchiere, comincia la musica e si entra in una dimensione “altra”; ognuno segue il ritmo del proprio respiro, si comincia a percepire un corpo che durante la giornata si è solo portato in giro, da una parte all’altra, da un compito all’altro, ma non lo si ha ascoltato, ci si sente all’interno di uno spazio e si avverte la presenza dell’altro. Poi cominciano gli esercizi,
da quelli più semplici per riscaldarci, a quelli più “performanti” (e che risate, con quei conti da 8!). La lezione settimanale del mercoledì è diventata un appuntamento non solo di benes-sere, di cura di sé, di movimento consapevole, ma anche di relax, di leggerezza, e perché no, di divertimento.
Questo non è stato un anno facile, dalla fine di febbraio non ci siamo più viste, non abbiamo più
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posato il nostro tappetino nella nostra palestra, non abbiamo più fatto le nostre chiacchiere e i nostri esercizi.
Ed è stato proprio in questo momento di sospensione della nostra vita quotidiana, che abbiamo sentito di far parte di un gruppo: i contatti sono continuati tramite il telefono, le chat, i video-messaggi, le nostre “pillole di pilates”. Siamo state lontane ma mai così vicine, unite in questo momento difficile, nuovo, che ha stravolto le nostre vite. La bellezza dello sport, oltre al benessere per il fisico, la salute per il nostro corpo, risiede proprio in questa piccola grande “magia”: avvicina le persone, persone che magari non si sarebbero
mai incontrate in altri frangenti, le trasforma in presenze familiari, necessarie, affezionate. Il mio gruppo del mercoledì mi ha aiutato, sostenuto in questi mesi “sospesi”, incerti, e spero di aver fatto lo stesso io con tutte loro. Venite in palestra, praticate lo sport, scoprite la bellezza che c’è in un esercizio fatto bene di pilates, in un respiro profondo, nel prendere coscienza di sé e degli altri. Aiuta, ve lo assicuro, aiuta e permette di comprendere ancor meglio che siamo solo ospiti della terra e che le dobbiamo tanto rispetto, come lo dobbiamo agli altri, a noi e al nostro corpo.
Emanuela Chiera |